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Gelosia (1943)

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Gelosia (1943)



Regia/Director: Ferdinando M. Poggioli
Soggetto/Subject: opera
Sceneggiatura/Screenplay: Sergio Amidei, Vitaliano Brancati, Giacomo Debenedetti, Sandro Ghenzi, Angelo Besozzi, Gino Sensani
Interpreti/Actors: Luisa Ferida (Agrippina Solmo), Roldano Lupi (marchese Antonio di Roccaverdina), Elena Zareschi (Zòsima Munoz), Wanda Capodaglio (baronessa Santina di Lagomorto), Elvira Betrone (Carmelina Munoz, la madre di Zosima), Francesco Coop [Franco Coop] (avv. don Aquilante Guzzardi), Bella Starace Sainati (mamma Grazia), Anna Arena (Agata Casaccio, la moglie di Neli), Andrea D'Amaniera (dott. Meccio), Angelo Dessy (Neli Casaccio), Ruggero Ruggeri (don Silvio, il parroco), Umberto Spadaro (testimone Sante di Mauro), Pio Campa (giudice), Massimo Turci (piccolo Michele, figlio di Agata e Neli), Renato Navarrini (avvocato dell'accusa), Amalia Pellegrini (amico del marchese di Roccaverdina), Peppino Spadaro (amico del marchese di Roccaverdina)
Fotografia/Photography: Arturo Gallea
Musica/Music: Enzo Masetti
Costumi/Costume Design: Gino Sensani
Scene/Scene Design: Gastone Simonetti
Suono/Sound: Gino Fiorelli
Montaggio/Editing: Mario Serandrei
Produzione/Production: Universalcine, Cines (1941)
Distribuzione/Distribution: Ente Nazionale Industrie Cinemat. ENIC
censura: 31813 del 03-02-1943
Trama: In una Sicilia assolata e deserta, non potendo sposare per ragioni sociali la sua contadina Agrippina, il marchese Antonio di Roccaverdina, grande proprietario terriero, combina il matrimonio tra la donna e un suo fattore. Questi deve però giurare che il matrimonio non sarà mai consumato. Qualche mese più tardi, un misterioso colpo di fucile uccide il fattore e un contadino, sospettato di essere l'assassino, viene condannato all'ergastolo. In realtà il delitto è stato commesso dal marchese, geloso e ossessionato dal timore che la vittima non avesse rispettato i patti. Preso dai rimorsi, Antonio confessa il proprio crimine al parroco del paese, il quale gli consiglia di costituirsi e far così liberare l'innocente. L'orgoglioso nobile, però, rifiuta e, sperando di dimenticare il crimine commesso, sposa una giovane aristocratica, che, però, si accorge presto di avere accanto un uomo che non la ama. Il marchese, tormentato dalla gelosia e dai rimorsi, giunge alle soglie della follia per poi morire solo, confortato solo dalla religione.

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